ALESSIO È
SCOMPARSO

Vogliamo sapere cosa è successo.
Vogliamo la verità.

Alessio Gaspari scomparso da una nave Costa Crociere
"A safe place to escape a global pandemic, my floating home" - Alessio
"Stay salty! Work hard - Travel Harder ⚓🌊" - Alessio
"Quarantine wasn't that bad napping on hammock 🌊" - Alessio
"When i was sipping fresh coconut milk in a Vietnamese beach resort ... That was life 🌴" - Alessio
"Being an officer on board ships is: after many years doing it, your mom is still far from knowing what you actually do on board. I see you mom, this is me 👋" - Alessio
"Traveling, it leaves you speechless, then turns you into a storyteller 🌏" - Alessio
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Alessio.
Un viaggiatore, un sognatore.

«Work hard, travel harder»: cosi Alessio si descriveva su Instagram.

Un ragazzo entusiasta della vita, un amante del proprio lavoro, un venticinquenne che programmava il suo futuro, un terzo ufficiale di coperta con una carriera brillante.

Come tutti i giovani, Alessio si sentiva cittadino del mondo ma la sua casa era Ortona, la cittadina abruzzese dove è nato e cresciuto e dove la sua famiglia lo stava aspettando, prima di quella telefonata che ha cambiato tutto.

Troppe circostanze sospette.
Cosa è successo?

Alessio era imbarcato sulla nave Aida Diva di Costa Crociera, in rada a 4 miglia nautiche dal porto di Skagen, Danimarca, con un equipaggio ridotto al minimo.

Alessio sarebbe dovuto sbarcare la mattina del 21 gennaio 2021 ma quella mattina risulta irrintracciabile, scattano le ricerche ma vengono ritrovati solo i suoi effetti personali al ponte n.4. Viene dato l’allarme e le autorità danesi effettuano le ricerche in mare senza successo: Alessio non viene ritrovato.

Costa Crociere, solo dopo molte ore, contatta i famigliari fornendo poche e confuse informazioni e delineando uno scenario terribile: suicidio.
La famiglia e gli amici subito escludono questa ipotesi e incominciano a porre domande: domande che ancora non trovano risposta.

Le domande senza risposta sono tante. Troppe.

Cosa vogliamo.

Il corpo di Alessio non è stato ritrovato e non sappiamo se il mare mai lo restituirà alla famiglia: la mamma Anna, la sorella Sintia e il fratello Simone.

Vogliamo sapere cosa è accaduto quella notte, chi ha delle responsabilità, chi conosce i fatti, chi avrebbe dovuto vigilare sulla sicurezza della nave e ha mancato ai propri compiti.

Le autorità italiane stanno indagando e abbiamo piena fiducia nel loro operato, ma i giovani «scomparsi» sulle navi, in Italia e nel mondo, sono molti e con storie molto simili.

Perché nessuno ha avuto giustizia?
Perché è così difficile scoprire la verità?

Noi combattiamo anche per loro.
Perché Alessio è solo l'ultimo, prima del prossimo.

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